Ragionamento con cui si trae una conseguenza da una o più premesse che possono essere anche false.
Supposizione arbitraria: lasciar perdere le i.
- La parola illazione, nata come termine della logica, è ormai sulla bocca di tutti, e si sta spostando sempre più verso un significato obliquo: sta diventando sinonimo di supposizione, congettura, ipotesi, mentre in origine il suo significato era più semplice e lineare. Illazione, dal tardo latino illàtio, illatiònis, significava in origine “conclusione derivata come conseguenza logica da una premessa” ed era sinonimo di deduzione: “trarre un’illazione da una premessa”. Sfuggita di mano ai filosofi ed entrata nel linguaggio comune, illazione ha incominciato a vivere una sua vita propria, più sfumata e ricca di colore. Ha acquisito anche un suggestivo sapore di ipotesi non autorizzata. Si sente dire: “Non fare illazioni!” da chi vuol difendere le proprie affermazioni contro supposizioni arbitrarie.
- Per vie misteriose, la lingua si sviluppa e si arricchisce di significati.
- illazióne s. f. [dal lat. illatio –onis, der. di illatus, part. pass. di inferre «inferire»]. – L’inferire argomentando, il processo mentale con cui da una premessa si trae una conseguenza logica: ragionare per i., per successive illazioni. Più com., il giudizio stesso che s’inferisce per deduzione; congettura (e nell’uso com. s’intende per lo più, con connotazione negativa, una congettura indebita, non giustificata): trarre un’i.; la tua è un’i. arbitraria; ma queste non sono che illazioni! V. anche inferenza.